Sindrome di Asperger e Depressione in adolescenza e in età adulta. Nuovi protocolli di intervento in ambito cognitivo – comportamentale.

Gli adolescenti e gli adulti con la sindrome di Asperger sono particolarmente vulnerabili allo sviluppo della depressione. Numerosi studi, tra i quali uno studio pubblicato sul Journal of Autism and Developmental Disorder nel 2016, indicano che almeno un adolescente su tre e due adulti su tre, con la sindrome di Asperger, hanno almeno un episodio di depressione grave nell’arco di vita.

Gli stessi studi evidenziano come, durante la giovinezza e l’età adulta, le ragioni che portano alla depressione nella sindrome di Asperger possano intensificarsi, data anche la maggiore richiesta dell’ambiente e le crescenti difficoltà di adattamento legate ad alcune manifestazioni della sindrome. Inoltre, lo stesso ambiente diventa spesso sempre più invalidante e poco accogliente rispetto alle esigenze e alle peculiarità dello stile cognitivo e comportamentale delle persone che vivono condizioni, anche lievi, all’interno dello spettro dell’autismo.

La sindrome di Asperger è una forma lieve e sfumata di Autismo. Le caratteristiche sfumate di autismo sono molto diffuse nella popolazione generale e spesso quadri di autismo lieve possono anche non essere riconosciuti, portando conseguenze negative sulle possibilità di sviluppo e sulla qualità di vita di soggetti, che, se adeguatamente seguiti e informati, potrebbero condurre una vita realizzata, appagante e più accogliente rispetto ai propri bisogni.

D’altra parte, le forme sfumate di autismo causano difficoltà e sofferenza significativa e soggettivamente percepita e, anche per questo, sono molto diffuse le comorbidità, cioè i disturbi associati. Tra questi, l’ansia e la depressione sono certamente tra i più presenti. E’ per questo che, se da un lato è importante un’attenta e accurata diagnosi, che possa informare e illuminare le persone e i loro familiari su condizioni spesso misconosciute, dall’altro negli ultimi anni si è data sempre maggiore attenzione allo sviluppo di strategie terapeutiche adeguate e specifiche per la psicoterapia della sindrome di Asperger e delle condizioni psicopatologiche associate.

In particolare, anche sulla base delle evidenze scientifiche, che indicano la terapia cognitivo – comportamentale come il trattamento elettivo per la depressione (NICE, National Institute for Health and Care Exellence) e per le forme di autismo lieve che presentano comorbidità con disturbi di ansia e dell’umore (linee guida nazionali e internazionali per gli interventi basati sull’evidenza), in anni molto recenti sono stati sviluppati protocolli di psicoterapia cognitivo comportamentali adattati per la cura della depressione nella sindrome di Asperger.

Questi protocolli - sviluppati da esponenti di rilievo nello studio, nello sviluppo di tecniche di intervento e nella psicoterapia per l’autismo lieve, primi fra tutti Tony Attwood e Michelle Garnett - ormai manualizzati (2016), rappresentano preziose risorse di intervento e supporto in questo ambito complesso e delicato.